03 maggio 2024

Condono edilizio 2024, in arrivo nuove norme: cosa si potrà sanare

Il condono edilizio 2024, noto come piano Salva Casa, è una proposta ideata dal Ministro delle infrastrutture per sanare le piccole difformità.

Il piano Salva Casa è un pacchetto di norme che prevede la possibilità di sanare le piccole difformità presenti all’interno di un’abitazione.

È stato oggetto di forti critiche, in quanto molti lo ritengono un condono edilizio. Ad ogni modo, dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri entro la metà di maggio.

Obiettivo garantire la conformità degli immobili

L’obiettivo è quello di regolarizzare le tipiche situazioni nelle quali sono presenti piccole difformità che non rispettano le normative vigenti, ma che non hanno ripercussioni sulla sicurezza e l’estetica dell’abitazione.

Cosa si potrà sanare

Il condono edilizio 2024, o piano Salva Casa, prevede delle specifiche casistiche relative alle difformità che potranno essere sanate.

Difformità interne

Le difformità interne rappresentano l’esempio più classico, in quanto spesso capita che non ci sia corrispondenza tra la planimetria e lo stato di fatto dell’immobile. In una situazione di questo tipo, con il piano Salva Casa, sarà possibile regolarizzare le difformità a condizione di non ledere gli interessi di terzi.

In pratica, potranno essere sanate situazioni che vedono finestre posizionate in maniera differente a quanto previsto e muri spostati. Sono inoltre previste tolleranze costruttive in merito ai limiti legati all’altezza, alla cubatura e alla superficie.

Case d’epoca

La proposta prevede la possibilità di regolarizzare le situazioni relative alle case d’epoca, costruite prima degli anni 60, e che non hanno la documentazione che attesta lo stato legittimo.

Doppia conformità

Uno degli aspetti più importanti sui quali si concentra il piano Salva Casa riguarda la questione della doppia conformità.

Infatti, in base alle normative attualmente in essere, il requisito della doppia conformità è fondamentale per poter ottenere l’autorizzazione tramite SCIA o permesso in sanatoria.

In mancanza di tale condizione, l’abuso non può essere sanato. Il piano Salva Casa vuole eliminare la doppia conformità, in modo tale da velocizzare e permettere le pratiche di regolarizzazione.

Le tolleranze

Allo stato attuale è in vigore una tolleranza pari al 2% delle variazioni rispetto al titolo edilizio. La proposta prevede di aumentare questa percentuale, portandola al 5% per gli immobili più vecchi, come quelli costruiti prima del 1985.

Stato legittimo

Altra novità rilevante riguarda gli immobili edificati prima del 1967, quando non erano previsti i titoli edilizi. La proposta prevede di poter definire lo stato di fatto come stato legittimo, con la possibilità di sanare le piccole difformità senza dover condonare gli abusi.

Quali sono i prossimi passi?

Il Piano Salva Casa, come detto, è attualmente una proposta e rientra in un pacchetto più ampio di normative legate al settore edilizio che saranno introdotte nel decreto legge infrastrutture, il quale avrò l’obiettivo di velocizzare gli interventi di costruzione e riqualificazione, senza rinunciare ad una gestione sostenibile del territorio.

Conclusione

È chiaro che il Ministro delle Infrastrutture ha in testa un progetto che punta ad una riorganizzazione del Testo unico dell’edilizia, al fine di rendere maggiormente comprensibile il quadro normativo.

Con il Piano Salva Casa il Governo vuole garantire a cittadini e imprese l’accesso semplificato alle procedure edilizie, andando nella direzione di un piano urbanistico sostenibile e all’avanguardia, che tenga in considerazione la necessità di attuare la transizione energetica.

Vai al blog

Leggi anche: