09 agosto 2024

Il decreto Salva Casa è legge: ecco cosa prevede il testo definitivo

Arriva il via libera anche da parte del Senato. Vediamo quali sono le novità.

Il decreto Salva Casa è stato approvato al Senato con 196 voti favorevoli, 68 contrari e 1 astenuto. Dunque, adesso è legge.

Sono state apportate novità rilevanti rispetto al testo originario presentato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ad esempio, troviamo nuovi criteri per l’abitabilità, recupero dei sottotetti e tanto altro.

Cambiano i requisiti per l’abitabilità

Una delle novità più importanti riguarda i mini appartamenti. Viene infatti superato il decreto del 1975 sulle condizioni necessarie per ottenere l’abitabilità.

Il decreto Salva Casa considera da oggi abitabile un immobile con queste caratteristiche:

  • Altezza minima pari a 2,40 metri e superficie di 28mq nel caso di bilocali

  • Altezza minima di 2,40 metri e superficie pari a 20mq per i monolocali.

Sanare le difformità

Il decreto Salva Casa garantisce la possibilità di regolarizzare le piccole difformità, ovvero quelle che non vanno a compromettere la struttura dell’immobile, ma che spesso ne bloccano la commercializzazione.

Le modifiche approvate riguardano lo stato legittimo, ovvero:

  • Eventuali difformità o abusi, presenti sulle parti comuni di un condominio, non potranno ostacolare i lavori di riqualificazione su un singolo appartamento

  • Allo stesso modo, le irregolarità presenti su una singola unità immobiliare non potranno bloccare i lavori di ristrutturazione delle parti comuni del condominio.

Ci sarà più tempo per rimuovere gli abusi edilizi. Prima era obbligatorio procedere entro 90 giorni dall’ingiunzione del Comune, questo termine ora è fissato in 240 giorni.

Le tolleranze

Un’altra novità riguarda la tolleranza, che nel testo originario era pari al 5% per gli immobili sotto i 100mq.

Nel decreto definitivo sale al 6%, ma solo per gli immobili che non superano i 60mq e che dunque vengono considerati regolari se hanno una superficie fino a 3,5mq in più rispetto a quanto riportato nel titolo abitativo.

Le altre soglie di tolleranza sono:

  • 5% per una superficie tra i 60 e i 100mq

  • 4% per una superficie tra i 100 e i 300mq

  • 3% per una superficie tra i 300 e i 500mq

  • 2% per una superficie superiore ai 500mq

Edilizia libera

Il decreto introduce nuovi lavori che possono essere effettuati in edilizia libera e quindi senza la necessità di ottenere il permesso. Pensiamo, ad esempio, alla possibilità di installazione di vetrate panoramiche amovibili e trasparenti nei porticati, indipendentemente dal fatto che questi rientrino o meno all’interno dell’edificio.

Lo stesso principio si applica per l’installazione di strutture di protezione dal sole e dalle intemperie, oltre che per l’installazione di pompe di calore fino a 12kw e per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Sanzioni ridotte

Il decreto Salva Casa prevede uno sconto per chi vorrà regolarizzare il proprio immobile utilizzando il nuovo accertamento di conformità.

Le nuove sanzioni vengono quantificate in una misura non inferiore a 1.032 euro e non superiore a 10.328 euro.

Si tratta di una riduzione di 2/3 rispetto a quanto previsto nel testo originario.

Recupero dei sottotetti

Sarà più facile rendere abitabili i sottotetti. Il recupero potrà avvenire rispettando le procedure previste dalle leggi regionali. 

Ciò sarà fattibile anche se l’intervento non permette di rispettare le distanze minime tra gli edifici e dai confini.

Bisogna però ottemperare ai limiti di distanza vigenti all’epoca della realizzazione dell’edificio, ovvero l’altezza massima dello stabile, la forma, la superficie, e l’area del sottotetto

Cambio di destinazione d’uso

Il decreto rivede il concetto di cambio di destinazione d’uso, rendendolo più semplice anche se sono previste opere edilizie.

Di fatto, il mutamento della destinazione d’uso di una singola unità immobiliare, con o senza opere, è sempre consentito all’interno della stessa categoria funzionale.

Per le unità immobiliari poste al primo piano fuori terra o seminterrato, il cambio di destinazione d’uso viene disciplinato dalla legislazione regionale.

Doppia conformità

Viene eliminato il principio della doppia conformità per gli abusi di minore entità. Per sanare sarà sufficiente che l’intervento sia in linea con la disciplina urbanistica vigente al momento della domanda.

Immobili del Vajont

Novità anche per gli immobili costruiti grazie agli aiuti previsti dalla legislazione nazionale nelle zone colpite dalla tragedia del Vajont.

Il certificato di collaudo, di regole d’esecuzione o l’accertamento dello stato dei lavori, sostituisce il certificato di agibilità o abitabilità a patto che le opere rispettino la normativa vigente all’epoca della realizzazione.

Niente decreto Salva Milano

Il decreto non introduce nessuna norma “salva Milano”, che potrebbe però trovare spazio in un provvedimento ad hoc.

Infatti, il Governo ha già fatto sapere di voler lavorare sulla questione per chiarire, una volta per tutte, le modalità di demo-ricostruzione da applicare per il futuro dell’urbanistica nazionale.

Conclusione 

Il decreto Salva Casa introduce importanti novità per il comparto immobiliare.

Lo scopo è quello di disciplinare in maniera più semplice le sanatorie per gli abusi edilizi di lieve entità, oltre a facilitare le pratiche relative al cambio di destinazione d’uso, all’edilizia libera e alle tolleranze.

La possibilità di sanare più agevolmente le piccole difformità permetterà la commercializzazione degli immobili, dando un impulso al mercato.

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